Le vedovelle

Le vedovelle sono le tipiche e famose fontanelle di Milano, che devono il loro nome all'incessante filo d'acqua che sgorga,  simile a un pianto perenne di vedova.

Gli abitanti di Milano usano anche dire: "andiamo a bere al bar del Drago verde" perché il rubinetto ha la forma di testa di drago.

Distribuite su tutto il territorio del Comune di Milano ne sono attualmente in funzione 481.

Il materiale che le costituisce è la ghisa del tipico colore verde e sono state disegnate nel 1931. La prima fontanella è quella di Piazza della Scala, che differisce dalle altre per il fatto di essere in bronzo.

La quantità d'acqua erogata dalle fontanelle è irrisoria in confronto alla portata d'acqua distribuita dall'acquedotto milanese; infatti, a fronte di un flusso istantaneo medio erogato di circa 7500 litri/secondo, la portata dell'insieme delle fontanelle è pari a 8 l/s .

Molti possono pensare che le vedovelle generino spreco d'acqua, ma non è così. Il flusso d'acqua continuo delle vedovelle non è utile solo per dissetarsi, ma svolge anche l'importante funzione di mantenere l'acqua sempre in movimento preservandone la freschezza e la buona qualità in corrispondenza delle tubazioni terminali cieche, le cosiddette "teste morte".

Inoltre, l'interruzione del flusso potrebbe portare alla stagnazione dell'acqua e contribuire alla formazione di pericolosa flora batterica attorno alla bocca del "drago" da cui sgorga l'acqua.

Anche la portata in uscita dalle fontanelle non si disperde inutilmente; al contrario l'acqua si scarica in fognatura, raggiunge i depuratori di Milano, viene disinfettata e quindi impiegata dai consorzi agricoli per l'irrigazione dei campi a sud di Milano. 

Nel 2010 MM ha sostenuto l'associazione a8b.it che ha realizzato la mappa delle vedovelle di Milano (www.fontanelle.org).

Il progetto ha vinto il premio di Milano in Progress, la maratona delle imprese creative della Lombardia, svoltasi nell'ambito dell'Innovation Festival.