La filtrazione su carboni attivi

All'interno dei filtri a carbone attivo avviene il processo chimico - fisico dell'absorbimento in base al quale molecole e gruppi ionici vengono trattenuti dalla superficie di alcuni solidi porosi.

I granuli di carboni attivi, ottenuti da carboni minerali o vegetali portati ad alta temperatura (oltre 900°C), hanno un'elevata porosità interna ed acquisiscono la capacità di trattenere la grandi molecole dei composti organici come solventi clorurati e pesticidi. Sono efficaci sia per eliminare i composti volatili che quelli non volatili.

Il carbone attivo subisce un processo di esaurimento di efficacia di assorbimento chimico. Negli impianti dell'acquedotto la durata del carbone attivo varia da 10 ad oltre 24 mesi, in funzione della concentrazione delle sotanze inquinanti. Il carbone attivo può essere nuovamente rigenerato in appositi forni. Dopo alcuni cicli di rigenerazione, il carbone deve essere sostituito.