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Ottenere una casa di Edilizia Residenziale Pubblica, dato il momento di grave crisi e la scarsità di alloggi a canoni accessibile, comporta alcune responsabilità di cui è opportuno tenere conto, soprattutto per il rispetto nei confronti di chi ancora è in graduatoria.

Al momento della stipula del contratto l'assegnatario è tenuto a versare un deposito cauzionale per una somma pari a tre mensilità del canone definito a norma di legge. Tale somma, comprensiva di interessi, verrà restituita interamente alla riconsegna dell'alloggio, se l'inquilino sarà in regola con i pagamenti e non avrà causato danni all'appartamento.

Dal momento della stipula del contratto all'inquilino spetta:

  • provvedere personalmente a tutte le spese relative all'attivazione e al consumo per le utenze di gas, energia elettrica, rifiuti ecc ed agli interventi di manutenzione di propria competenza;
  • versare mensilmente il canone di locazione (ogni due mesi MM provvede a inviare le bollette per i pagamenti successivi);
  • provvedere al pagamento delle spese accessorie per i servizi utilizzati come, ad esempio, la pulizia delle parti comuni, la manutenzione del verde e la manutenzione ordinaria degli impianti. Le spese accessorie rientrano nella bollettazione insieme al canone di locazione; 
  • rispondere ogni due anni all'Anagrafe Utenza;

Cos'è l'Anagrafe Utenza?
Ogni due anni vengono aggiornate le informazioni relative a ciascun nucleo familiare attraverso l'Anagrafe Utenza. Il gestore invia ad ogni famiglia appositi moduli da compilare con i dati riguardanti tutti i componenti del nucleo (eventuale invalidità, situazione reddituale e patrimoniale). L'Anagrafe Utenza è uno strumento importante per l'inquilino e per il proprietario, poichè permette di avere una situazione chiara e aggiornata di ogni famiglia assegnataria.
La mancata compilazione del modulo per l'aggiornamento dell'Anagrafe Utenza comporta l'attribuzione del canone più elevato.

Se cambia la situazione in famiglia
Nel caso in cui una famiglia abbia una variazione del proprio reddito prima del rinnovo dell'Anagrafe Utenza, deve segnalarlo al gestore affinchè modifichi il canone in base alla nuova condizione. Se il cambiamento della situazione patrimoniale non viene comunicato, l'importo del canone rimane invariato fino alla successiva Anagrafe Utenza. Per ottenere una revisione della situazione reddituale è necessario presentare una richiesta scritta alla filiale del gestore territorialmente competente, che entro 180 giorni provvede a comunicare l'esito della richiesta e addebitare il canone adeguato. L'assegnatario deve comunicare tempestivamente anche le modifiche che riguardano il proprio stato di famiglia: la nascita di un bambino, il trasferimento altrove o il decesso di un componente del nucleo, l'inclusione nel nucleo di nuovi componenti (ampliamento del nucleo familiare).

Pagare il canone
L'assegnatario è tenuto a pagare regolarmente l'affitto secondo modalità e tempi stabiliti. Il canone deve essere versato all'inizio di ogni mese (MM provvede a recapitare anticipatamente all'assegnatario i bollettini MAV per il pagamento delle due mensilità successive). Il pagamento del canone deve avvenire esclusivamente mediante il bollettino pre-compilato MAV, inviato dal gestore presso il domicilio dell'inquilino, che deve essere presentato agli sportelli bancari. Se l'inquilino è anche assegnatario di un box o posto auto, viene recapitato separatamente un analogo bollettino per il pagamento del relativo canone. Il canone di affitto può essere pagato presso il proprio sportello bancario ogni due mesi, utilizzando i bollettini forniti dal gestore. La cifra indicata sul bollettino per il pagamento dell'affitto dell'alloggio comprende:

  • il canone dell'appartamento
  • le spese per i servizi accessori (ad esempio, riscaldamento, se centralizzato, pulizia delle parti comuni, ascensore, servizio di portineria, se presente, ecc.)
  • eventuali altri oneri (es. adeguamento ISTAT)

Nel caso in cui un inquilino non paghi il corrispettivo per la locazione ed i servizi dell'alloggio assegnato, il gestore comunica all'inquilino stesso la messa in mora con l'invito a saldare il debito entro 30 giorni dalla comunicazione. Se ciò non avviene l'inquilino si troverà a dover pagare, in aggiunta alla somma di cui è debitore, anche le spese legali e gli interessi. Il pagamento delle somme arretrate senza spese aggiuntive è possibile solo se effettuato entro 30 giorni dalla notifica e per una sola volta in un anno. Per evitare di perdere importanti requisiti ed entrare in uno stato di illegalità, è sconsigliato prolungare il mancato pagamento, al fine di evitare di entrare in uno stato di morosità cronica.

Rateizzazione dei debiti
Affinchè il ripianamento della morosità possa essere sostenibile per il nucleo familiare, è possibile richiedere di distribuire l'importo totale arretrato in un numero variabile di rate, che si andranno a sommare al canone normalmente pagato dall'inquilino. L'ente gestore proprietario valuta le condizioni di difficoltà del nucleo moroso e decide se concedere proroghe o rateizzazioni del pagamento. Altre misure di sostegnoBONUS ENERGIA E GAS - In caso di necessità può essere richiesto dagli inquilini un sostegno per far fronte al pagamento arretrato delle spese per l?erogazione dei servizi di gas ed energia elettrica.

Estratto del Manuale d'uso degli alloggi di edilizia residenziale pubblica del Comune di Milano
Per favorire la serena convivenza con i vicini, ciascun inquilino deve rispettare alcune fondamentali regole, ad esempio:

  • non svolgere attività rumorose che disturbino i vicini, specialmente dalle 22.00 alle 8.00, salvo prescrizioni diverse dei singoli regolamenti di condominio o dell'autogestione;
  • non lasciare materiali ingombranti (ad esempio mobili, materassi ed elettrodomestici), anche se per poco tempo, nelle parti comuni (atri, scale, giardini);
  • non lasciare immondizia o rifuti nel cortile o in altre aree comuni, lungo la strada o nelle sue vicinanze;
  • non installare antenne radio, televisive o satellitari, condizionatori o altri impianti senza autorizzazione scritta da parte del gestore;
  • non installare tendaggi, stenditoi o attrezzature varie alle finestre, sui balconi o terrazze se prima non si ottiene il permesso scritto dal gestore;
  • non apportare modifiche all'alloggio o agli impianti in esso presenti se prima non si è avuto il permesso dal gestore e dal proprietario.

Bando ERP
Per avere una casa popolare a canone sociale e moderato è necessario partecipare ai bandi di assegnazione, aperti a tutti i cittadini. Per accedere alla graduatoria, se si è in possessso dei requisiti di legge, è sufficiente presentare la domanda una sola volta, a meno di cambiamenti delle situazioni famigliari che potrebbero variare la posizione. Il Regolamento Regionale n. 1/2004 relativo ai criteri di assegnazione e alla gestione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica (ERP) prevede che gli alloggi in affitto a canone sociale e moderato vengano assegnati attraverso un bando di assegnazione pubblico e una conseguente graduatoria aggiornata semestralmente. Tutta la normativa sull'abitare pubblico a Milano è definita da leggi della Regione Lombardia. Il 30 maggio 2014 si è chiuso il Bando Casa (1 semestre 2014) per l'assegnazione in locazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica. . Il Comune di Milano dispone anche di alcuni alloggi a canone convenzionato in edifici di proprietà, che vengono assegnati sempre tramite bando pubblico e secondo i criteri allegati agli specifici bandi. Non ci sono attualmente bandi comunali dedicati a questo tipo di canone.

 

Altri tipi di Bandi (Bandi Diversi)
Esistono bandi specifici su nuove costruzioni edificate da privati, in convenzione con il Comune di Milano. In questi nuovi edifici è possibile che una quota degli alloggi sia riservata a canoni sociali, moderati e convenzionati. Questi bandi sono gestiti direttamente dai soggetti attuatori. Attualmente è attivo il progetto Cenni di Cambiamento di cui è prevista la chiusura dei bandi a canone convenzionato con patto di futura vendita entro il 2013. Per maggiori informazioni potete scaricare l'allegato informazioni e accesso alle graduatorie è possibile andare sul sito dedicato al progetto nella sezione link utili. Non ci sono attualmente bandi diversi dedicati a questi tipi di canone. La graduatoria si riaggiorna ogni sei mesi con le nuove domande depositate e quelle già esistenti. A meno di importanti e improvvisi cambiamenti della condizione non è necessario ripresentare domanda ad ogni semestre. Nel caso invece che si verificasse l'ipotesi sopracitata, è possibile seguire l'iter per una richiesta in deroga alla graduatoria ERP ed essere ricollocati in apposita e differente graduatoria. Non ci sono attualmente bandi comunali dedicati a questo tipo di canone.

Deroga alla graduatoria
Nella eventualità che una famiglia:

  • si trovi nella condizione di dovere forzatamente lasciare l'alloggio per sfratto (escluso sfratto per morosità da un alloggio ERP e/o di occupazione abusiva),
  • abbia un soggetto ultrasessantacinquenne o handicappati gravi e non dispongano di altra abitazione o di redditi sufficienti ad accedere all'affitto di una nuova casa,
  • debba lasciare l'alloggio a seguito di eventi imprevisti quali incendi, terremoti, crolli,
  • necessiti di una urgente sistemazione abitativa anche a seguito di gravi eventi lesivi dell'integrità psico-fisica e personale, con particolare riguardo alle donne e ai minori
  • sia priva di alloggio o si trovi in un alloggio antigienico o in un alloggio improprio può presentare una istanza in deroga alla graduatoria di bando.

L'istanza si presenta direttamente al comune, presso di uffici del Settore Assegnazione Alloggi di ERP. Per presentare l'istanza è necessario essere in possesso degli stessi requisiti di accesso all'Edilizia Residenziale Pubblica necessari per partecipare al bando e trovarsi in una delle condizioni sopra indicate. Le istanze in deroga sono valutate da una apposita Commissione consultiva, che esprime un parere favorevole o contrario all'accoglimento. Se l'istanza in deroga viene accolta si provvederà all'assegnazione di un alloggio indipendentemente dalla posizione di bando; se l?istanza in deroga viene respinta rimane comunque valida la domanda di partecipazione al bando.

Commissione Consultiva
L'art. 14, co. 5 del vigente Regolamento Regionale 1/2004 per l'assegnazione e la gestione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica, prescrive che Comuni con più di 20.000 abitanti istituiscono una Commissione Consultiva costituita da esperti, indicati anche dalle parti sociali, dalle associazioni di rappresentanza dell'utenza e dall'Aler locale, per le assegnazioni in deroga. La Commissione Consultiva di cui all'art.14 è stata costituita con determinazione Dirigenziale n. 9 del 31.1.2012 e in data 12.11.2012 il Consiglio Comunale ha approvato con la Deliberazione n. 52, il Regolamento per l'istituzione e il funzionamento della Commissione Consultiva stessa. Infine, con Determinazione Dirigenziale n.1 del 9.1.2013 sono stati nominati i componenti della Commissione.